"Un colore che non vediamo è un colore che non esiste."
- Angela
- 5 ott 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 9 ott 2018
Molto spesso studi e riflessioni sul colore rimangono relegati ad una condizione di superficialità, assieme all’estetica e alla grafica, linguaggi unici e particolari, che oggi più che mai sono inestricabili alla quotidianità, alla nostra psicologia, alla società.
Il pensiero comune ritiene che il colore non abbia elementi profondi che meritano di essere analizzati, non esiste nulla di più sbagliato: il colore è un mezzo tanto bello quanto pericoloso, in grado di allettarci, ma anche influenzarci e condizionarci, rivelando una natura tutta a sè, che deve essere scoperta e diffusa. Il colore è il riflesso della società, è razionalità ed emozione, regola e caos insieme, è uno e tutto, divisibile e indivisibile, mistero e verità.
In materia esistono studi psicologici, filosofici, artistici, ma anche scientifici che hanno motivazioni e determinati obiettivi. Mai quanto oggi, con l’avvento e lo stagnamento della società delle immagini, il colore ha assunto potenti connotati, in grado di comunicare, organizzare, valorizzare o nascondere, in modo più o meno velato.

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